Assenza anticipata dal lavoro (‘sick leave’) dopo un intervento di routine di otorinolaringoiatria: stiamo dando i consigli giusti? Un sondaggio con questionario postale

Nel Regno Unito ai pazienti che si sottopongono a comuni operazioni di orecchio, naso e gola (ENT), e sono impiegati, si consiglia di prendere 2 settimane di congedo per malattia prima di tornare al loro lavoro. È stata condotta un’indagine retrospettiva con un questionario postale (su pazienti adulti che avevano subito quattro operazioni otorinolaringoiatriche specifiche comuni), per convalidare se questo consiglio preoperatorio dato fosse appropriato, e per tentare di valutare i fattori del paziente che hanno influenzato la quantità di assenza post-operatoria dal lavoro. Su 218 questionari inviati, 156 (71,6%) risposte sono state restituite e 132 (60,6%) sono state utilizzate. L’analisi dei dati per l’assenza dal lavoro, ha mostrato che il 58,3% aveva preso <o= 2 settimane e il 41,7% aveva preso > 2 settimane. La maggior parte dei pazienti (70,5%) ha dichiarato che 2 settimane di assenza dopo l’intervento erano appropriate, mentre il 5,3% ha riferito che il periodo era eccessivo e il 24,2% che era inadeguato. Il dolore postoperatorio (30,3%), l’infezione (30,3%), l’emorragia (7,6%) e altre cause (15,2%) sono stati riportati come motivi del ritardo nel ritorno al lavoro. Quasi il 31% degli uomini e il 55% delle donne avevano preso > 2 settimane di congedo per malattia. In conclusione, la pratica attuale di consigliare agli adulti occupati di prendere 2 settimane di congedo dal lavoro dopo un intervento chirurgico ORL di routine è appropriata. Tuttavia, quasi il 42% aveva impiegato > 2 settimane per tornare al proprio lavoro. I pazienti che sono stati sottoposti a tonsillectomia e palatoplastica laser in generale, hanno richiesto più tempo per recuperare prima di tornare al lavoro, rispetto a quelli che erano stati sottoposti a settoplastica e chirurgia funzionale endoscopica del seno (FESS). Il dolore postoperatorio e l’infezione sono stati riportati come le ragioni principali del ritardo nel ritorno al lavoro. Gli uomini e i pazienti autonomi sono tornati al lavoro prima delle donne e degli altri gruppi occupati.

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