L’ultimo album dei Bon Iver, ‘i, i’ dello scorso anno, ha segnato la fine di una serie di quattro album. Quando è stato pubblicato, i dischi della band di Justin Vernon sono stati rivelati come ciascuno relativo ad una stagione diversa.
Il debutto ‘For Emma, Forever Ago’ era l’inverno; il secondo album autointitolato la primavera e l’estate glitch ed elettronica di ’22, A Million’, con ‘i, i’ che prende l’ultimo posto come autunno. Era un modo pulito di legare insieme quattro album che abbracciavano diversi generi, tutti radicati nell’ampio song-writing di Vernon e nelle sue melodie svettanti – ma non apriva immediatamente la porta alla possibilità di nuova musica.
‘PDLIF’, abbreviazione di ‘Please Don’t Live In Fear’, è la prima nuova uscita da allora, e annuncia l’alba di una nuova stagione di musica. Con il suo artwork etichettato come ‘Bon Iver: Stagione 5, Episodio 1’, la canzone è stata rilasciata per sostenere gli operatori sanitari che combattono il coronavirus in prima linea, con tutti i proventi che vanno a Direct Relief (una non-profit che aiuta coloro che sono in povertà o in situazioni di emergenza).
Basato su un campione preso dalla canzone ‘Visit Croatia’ dell’artista jazz-folk britannico Alabaster dePlume, ‘PDLIF’ è stato registrato allo studio April Base di Vernon, e poi inviato in digitale a ciascuno dei collaboratori della canzone. I musicisti coinvolti – che includono il produttore BJ Burton, collaboratore di lunga data, il produttore Jim-E Stack e il cantante pow-wow Joseph K Rainey, Sr. – hanno poi aggiunto le loro parti da lontano.
E’ pieno di speranza. Aprendo con semplici accordi per mettere a fuoco la voce, Vernon canta: “Per favore non vivere nella paura / Non possiamo vedere da qui adesso / Mandalo via da qui / E libera la tua mente”, alleviando le ansie degli ascoltatori nel panico. Più tardi la cantautrice americana ospite Kacy Hill offre il saggio distico: “Sai che non rimane mai la stessa cosa / E non ti diranno mai che è tutta colpa tua”. Vernon aggiunge con onestà: “Mentre non ti dirò che tutti sono salvi / Ti dirò… / Ci sarà un giorno migliore”. È una sfida di fede nella nuova strana normalità del mondo.
Come ‘i,i’, ‘PDLIF’ incorpora elementi dei precedenti album di Bon Iver. La vorticosa produzione elettronica che permeava ’22, A Million’ è evidente, mentre la struttura a fuoco lento e il tempo rilassato rimandano a ‘Beth/Rest’ (da ‘Bon Iver’). E c’è il piano squillante, che era un punto fermo di ‘i,i’, che agisce come un potente accompagnamento ai testi positivi.
E’ comprensibilmente un momento di paura al momento; ma su ‘PDLIF’ Justin Vernon mira ad alleviare il disagio collettivo della nazione. È naturale sentirsi nervosi – ma lasciate che Bon Iver vi tranquillizzi, anche se solo per tre minuti.