Dichiarando la sua missione di essere “dedicata alla crescita del mercato della pubblicità interattiva”, l’Internet Advertising Bureau (IAB) è un’agenzia composta da più di 375 media leader e aziende tecnologiche che insieme vendono l’86% della pubblicità online negli Stati Uniti. Lo IAB si concentra sull’educazione dei commercianti, delle agenzie e dell’intera comunità commerciale sul valore della pubblicità interattiva, raccomandando gli standard e le migliori pratiche per l’industria e svolgendo ricerche approfondite sulla pubblicità su Internet.
Cosa può fare lo IAB per te?
Lo IAB fornisce ampie informazioni e risorse per i suoi membri tra cui ricerche, studi di casi, formazione ed eventi. Ecco solo alcune delle risorse disponibili di cui puoi approfittare:
- La sezione Approfondimenti e ricerca del loro sito web ti tiene aggiornato sulle ultime tendenze, dati e strategie per essere un inserzionista online di successo.
- Standard, linee guida e migliori pratiche per l’industria.
- Interactive 101 On-Demand è una serie di webinar che forniscono una panoramica degli argomenti più critici della pubblicità interattiva.
Trova maggiori informazioni e un riassunto di questi eventi su http://www.iab.net/events_training.
Lo IAB fa notizia
Lo IAB sta facendo rumore nelle notizie a causa della recente lettera del suo presidente e CEO Randall Rothenberg alla Federal Trade Commission. Nella sua lettera aperta al presidente della FTC Jon Leibowitz, Rothenberg ha criticato alcune parti delle nuove regole della FTC riguardanti gli endorsement e le testimonianze dei blogger e lo ha invitato a ritirare la guida di applicazione recentemente emessa.
Nella sua lettera piuttosto divertente e sarcastica, dice al presidente che si è sentito in dovere di cancellare il suo recente feed di Twitter contenente una fotografia di un piatto di halibut al forno che aveva fatto per sorprendere sua moglie, perché era preoccupato di violare le nuove regole della FTC appoggiando un libro che aveva ricevuto in regalo 13 anni prima da un editore. Il punto della storia è che lui sente che le nuove regole sono estremamente confuse; dicendo che fondamentalmente affermano che Internet – il mezzo di comunicazione più economico e accessibile mai inventato – dovrebbe avere meno libertà di altri media. Ritiene che le regole penalizzino ingiustamente i media online per pratiche che i media tradizionali hanno intrapreso per decenni.
Clicca questo link per vedere la sua lettera aperta.