Queste sono le foto operative di un intervento di correzione/allineamento della scoliosi, durato 5 ore, eseguito su una donna di 18 anni, a cui era stata riscontrata una scoliosi idiopatica quando ne aveva 14.
La scoliosi rappresenta una deformità spinale o un disturbo di una serie ben organizzata di 25 membri intercalati di segmenti spinali. È, a volte, grossolanamente semplificata come semplice deviazione laterale della colonna vertebrale, quando in realtà, è una complessa deformità tridimensionale (3D). I sistemi di imaging 2D (radiografie semplici) rimangono alquanto limitanti, e la scoliosi è definita come una deviazione laterale (curva laterale) superiore a 10° della colonna vertebrale dal suo asse centrale.
I principali tipi di scoliosi non idiopatica sono la scoliosi congenita (dovuta a malformazione o segmentazione difettosa delle vertebre) e la scoliosi neuromuscolare (dovuta a squilibrio muscolare).
I medici hanno supposto che la sua condizione fosse collegata alla mutazione genetica del gene FBN-1, nota come sindrome di Marfan. C’erano 3 curve nella sua colonna vertebrale; la curva toracica superiore era di 25°, la curva toracica era di ~75°, e la curva lombare era di 55°. Ad angoli lievi, l’osservazione o il bracing possono essere considerati, tuttavia per i pazienti con un angolo Cobb di ≥50° l’intervento chirurgico è spesso necessario e comporta l’uso di sistemi di strumentazione in cui ganci e viti sono applicati alla colonna vertebrale per ancorare lunghe aste, garantendo la correzione della curvatura e la sua stabilità nel tempo.
Questi strumenti sono fissati chirurgicamente in modo da ridistribuire le sollecitazioni sulle ossa e mantenerle nel giusto allineamento mentre le ossa della colonna vertebrale si fondono.
Le sue curve spinali anormali sono state quasi completamente corrette attraverso la chirurgia dorsale con stabilizzazione. Ha trascorso 5 giorni in ospedale, 6 settimane fuori dalla scuola e dal lavoro, e circa 6 mesi di recupero totale.