Di Aisha Stacey / 6 Mar 2013
Dua- una parola araba scritta qui in lettere inglesi. Tre piccole lettere che compongono una parola e un soggetto che è grande e mozzafiato. Questa parola ‘dua’ potrebbe essere approssimativamente tradotta come supplica o invocazione. Anche se nessuna delle due parole definisce adeguatamente dua. La supplica, che significa comunicare con una divinità, si avvicina di più dell’invocazione che è nota per implicare talvolta l’evocazione di spiriti o diavoli.
Nella terminologia islamica dua è l’atto di supplica. È una chiamata a Dio; è una conversazione con Dio, il nostro Creatore, il nostro Signore, l’Onnisciente e l’Onnipotente. Infatti la parola deriva dalla radice araba che significa chiamare o convocare. La Dua è edificante, potenziante, liberatoria e trasformante ed è uno dei più potenti ed efficaci atti di adorazione che un essere umano possa intraprendere. La Dua è stata chiamata l’arma del credente. Afferma la fede di una persona in un unico Dio e rifugge tutte le forme di idolatria o politeismo. La Dua è essenzialmente una sottomissione a Dio e una manifestazione del bisogno che una persona ha di Allah.
Il profeta Muhammad (pace e benedizioni di Allah su di lui) ha detto: “Uno schiavo si avvicina al suo Signore quando è in prostrazione. Quindi aumenta le suppliche nelle prostrazioni”.
“La supplica di ognuno di voi sarà esaudita se non si spazientisce e non dice: “Ho supplicato il mio Signore ma la mia preghiera non è stata esaudita””.
A questo punto nella comprensione di cosa sia esattamente la dua, sarebbe facile per qualcuno di estrazione cristiana pensare che la dua sia la preghiera. Dua ha certamente alcune somiglianze con la preghiera dei cristiani, tuttavia non dovrebbe essere confusa con ciò che i musulmani chiamano preghiera. La preghiera, o in arabo Salat, è uno dei pilastri dell’Islam, e nell’eseguire le cinque preghiere quotidiane un musulmano si impegna effettivamente in una forma fisica di dua chiedendo ad Allah di concedergli il Paradiso attraverso le sue azioni. Durante la preghiera si supplica anche direttamente Dio.
Per i musulmani la preghiera è un insieme di movimenti rituali e di parole eseguite a orari fissi, cinque volte al giorno. Dio dice nel Corano: “In verità, la preghiera è ingiunta ai credenti ad ore fisse”. (Corano 4:103) I musulmani pregano al mattino presto prima dell’alba, a metà giornata, nel pomeriggio, al tramonto e di notte. La preghiera è un atto di culto, in cui un musulmano riafferma la sua fede in un Dio unico e dimostra la sua gratitudine. È una connessione diretta tra Dio e il credente ed è un obbligo.
Dua invece è un modo dei musulmani di sentire quella connessione con Dio in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo. I musulmani invocano Dio frequentemente durante il giorno e la notte. Alzano le mani in supplica e chiedono il Suo aiuto, la Sua misericordia e il Suo perdono. La dua incorpora la lode, il ringraziamento, la speranza e la richiesta a Dio di assistere la persona in difficoltà e di esaudire le sue richieste.
La dua può essere fatta per l’individuo, la sua famiglia, gli amici, gli estranei, coloro che si trovano in circostanze disastrose, per i credenti e anche per tutta l’umanità. Quando si fa la dua è accettabile chiedere del bene in questa vita terrena e nell’aldilà. Una persona che fa la dua non dovrebbe trattenersi, ma chiedere ad Allah di esaudire sia le richieste più grandi che quelle più piccole.
Il profeta Muhammad (pace e benedizioni di Allah su di lui) incoraggiò i credenti a fare la dua. Disse: “La dua di un musulmano per suo fratello in sua assenza è prontamente accettata. Un angelo è nominato al suo fianco. Ogni volta che fa una dua benefica per suo fratello l’angelo designato dice, Ameen. E che anche tu possa essere benedetto con lo stesso”.
Anche se fare la dua non è un obbligo, ci sono molti benefici nel fare la dua a Dio frequentemente e con piena sottomissione. Sentire la vicinanza a Dio che viene con una dua sincera, aumenta la fede, dà speranza e sollievo agli afflitti e salva il supplicante dalla disperazione e dall’isolamento. In tutto il Corano, Dio incoraggia il credente ad invocarLo, ci chiede di porre i nostri sogni, speranze, paure e incertezze davanti a Lui e di essere sicuri che Lui ascolta ogni parola.
“Tu solo adoriamo e Tu solo chiediamo aiuto” (Corano 1:5)
“E il tuo Signore dice: invocami; Io risponderò alla tua (preghiera). Ma coloro che sono troppo arroganti per adorarMi, si troveranno sicuramente nell’Inferno, nell’umiliazione.”(Corano 40:60)
“Dite: “O Miei schiavi che avete trasgredito le loro anime, non disperate della Misericordia di Allah: Allah perdona tutti i peccati, Egli è perdonatore, misericordioso.”(Corano 39:53)
“Di’: “Invocate Allah o invocate ArRahman, il Compassionevole: Con qualunque nome Lo invochiate, è bene: Perché a Lui appartengono i Nomi più belli” (Corano 17:110)
“E quando i Miei schiavi ti chiedono di Me, allora rispondi loro: Io sono vicino a loro per la Mia conoscenza. Rispondo alle suppliche del supplicante quando mi invoca (senza alcun mediatore o intercessore). Perciò che Mi obbediscano e credano in Me, affinché siano guidati nel modo giusto.”(Corano 2:186)
Il profeta Muhammad (pace e benedizioni di Allah siano su di lui) chiamava la dua l’essenza dell’adorazione. Egli (pace e benedizioni di Allah su di lui) ha anche suggerito che il credente sia umile, ma fermo quando fa la dua e ha detto, “Quando uno di voi supplica, non dovrebbe dire, ‘O Allah, perdonami se vuoi,’ ma essere fermo nel chiedere e rendere il desiderio grande, perché ciò che Allah dà non è nulla di grande per Lui.”
Quando facciamo la dua, quando invochiamo Allah nell’ora del bisogno, o esprimiamo la nostra gratitudine, o per qualsiasi altra ragione anche semplicemente per sentire il conforto di essere vicini ad Allah, dobbiamo ricordare di esaminare la nostra sincerità e controllare la nostra intenzione. La dua deve essere indirizzata ad Allah solo, che non ha partner, figli, figlie o intermediari. La nostra intenzione quando facciamo la dua deve essere quella di compiacere Dio, obbedirGli e fidarci completamente di Lui.
Quando una persona fa la dua Allah può dargli quello che ha chiesto o può deviare un danno più grande della cosa che ha chiesto, o può conservare quello che ha chiesto, per l’Altra vita. Allah ci ha ordinato di invocarLo ed Egli ha promesso di rispondere alla nostra chiamata. Nel prossimo articolo esamineremo l’etichetta del fare la dua e parleremo del perché alcune dua sembrano rimanere senza risposta.