“Sic Itur ad Astra”
Arma azzurra, tre bande d’oro, accompagnate da sei vasi dello stesso, situati 3, 2, 1
La Famiglia D’Agostino è una stirpe nobile siciliana originata almeno nel XIII secolo, ceppo siciliano della storica famiglia nobile Agostini Fantini Venerosi Della Seta Gaetani Bocca Grassi di Pisa, famiglia di origine nobile, Conti del Regno d’Italia, Conti Palatino del Granducato di Toscana, nobili patrizi della Repubblica Marinara di Pisa. Questa famiglia ha vestito diversi ruoli politico-militari in Sicilia.
Questa nobile e distinta famiglia sono molte le virtù dei suoi membri, le spese addebitate, i titoli e i feudi. Tra i suoi esponenti figurano un colonnello dell’esercito borbonico, due capitani dell’esercito delle due Sicilie, un ex capitano dei Cacciatori, un principe di linea superiore, un ufficiale legittimista, un tenente di artiglieria, un 1° tenente, e membri di diversi ordini cavallereschi, come Rinaldo, nel 1283 membro dell’ordine dei cavalieri di Girgenti (Agrigento).
Non da ultimo la nobiltà della spada era la nobiltà della toga, Pietro D’Agostino Maestro Razionale del Regno di Sicilia, nella seconda metà del XV secolo. Oltre a lui trovare altri membri della famiglia per riempire come: Andreotto D’Agostino, nel 1515, un altro Pietro D’Agostino nella seconda metà del XVI secolo. Questi illustri membri dei D’Agostino entrarono nel Tribunale del Real Patrimonio, ufficio collegiale, avente funzioni di controllo, registrazione e giurisdizione in materia finanziaria e monetaria, composto da sei maestri razionali nominati dal Re. Questi avevano la supervisione di tutti gli affari finanziari e dei conti di tutti gli altri ufficiali pecuniari, partecipavano alle riunioni del Sacro Regio Consiglio con parere vincolante in materia, e spesso corrispondevano direttamente con il sovrano senza passare per il viceré. Altri membri del Sacro Regio Consiglio, era Antonio D’Agostino come vice-cancelliere del Sacro Regio Consiglio. Altre cariche ricoperte furono: quella di Governatore Pietro coperto a Mazara, a Secreto di Filippo Matteo, quella di Ambasciatore Guglielmo a Nicosia e nella Corte del Re Aragonese Pietro d’Aragona, quella di Governatore della Compagnia Pietro Bianchi a Palermo per diversi anni, quello di Magistrato Giovanni, quello di Giudice Pretoriano coperto con Giacomo a Girgenti, quello di Mazara del Castellano Castello della Corona da Andreotto, quello di Magistrato Giovanni, a Proconservatore Antonio, a Giurato coperto con Giovan Vincenzo, Matteo, Giovanni, e così via.
Secondo i genealogisti passati la famiglia D’Agostino “godeva di nobiltà in Palermo, Girgenti, Messina, Nicosia ed altre città di Sicilia, godendo ovunque di nobiltà”, “un ramo passò in Mazara, dove si diramò in Sciacca”. Mugnos in accordo con Inveges individua la discendenza derivata da un Francesco D’Agostino vissuto nel XIII secolo a Palermo. Egli appartiene ad una illustre famiglia nobile pisana degli Agostini, che si trasferì con Francesco nel XIII secolo in Sicilia.