FDR: Da equilibratore di bilancio a keynesiano

FDR trovò questi argomenti convincenti sulla scia della recessione. Nel suo messaggio annuale al Congresso del 3 gennaio 1938, il presidente Roosevelt dichiarò la sua intenzione di cercare finanziamenti per una massiccia spesa pubblica senza aumenti di tasse, e sfidò i conservatori fiscali che non offrivano alternative convincenti durante quel periodo di crisi economica nazionale:

Abbiamo sentito molto parlare di un bilancio in pareggio, ed è interessante notare che molti di coloro che hanno invocato un bilancio in pareggio come unica necessità ora vengono da me per invocare spese governative aggiuntive a spese dello squilibrio del bilancio. Come il Congresso sa perfettamente, il deficit annuale, grande per diversi anni, è diminuito nell’ultimo anno fiscale e in questo. Il bilancio proposto per il 1939, che invierò tra breve al Congresso, mostrerà un’ulteriore diminuzione del deficit, anche se non un equilibrio tra entrate e uscite.

A molti che mi hanno supplicato di equilibrare immediatamente il bilancio, con una forte riduzione o addirittura l’eliminazione delle funzioni del governo, ho posto la domanda: “Quali spese attuali ridurrebbe o eliminerebbe?” E la risposta invariabile è stata: “Non sono affari miei – non so nulla dei dettagli, ma sono sicuro che si potrebbe fare”. Questo non è quello che voi o io chiameremmo cittadinanza utile.

L’accettazione da parte dell’amministrazione Roosevelt di quello che divenne noto come keynesianesimo stabilì il precedente di usare la spesa in deficit come veicolo per promuovere la ripresa economica in tempi di crisi fiscale nazionale. La spesa in deficit continuò per tutta la durata della guerra, quando l’economia si espanse rapidamente e l’occupazione raggiunse la piena capacità, con l’obiettivo di proseguire con successo la guerra. L’ovvia connessione tra la spesa in deficit e l’espansione economica non fu persa da molti americani, compresi gli imprenditori che preferivano di gran lunga i grandi deficit all’alternativa di Keynes di una massiccia ridistribuzione della ricchezza attraverso la tassazione come un modo per sostenere la prosperità dell’America in tempo di pace.

Il sostegno di Roosevelt alla spesa in deficit fu un altro cambiamento nella relazione tra il governo e il popolo che ebbe luogo durante la sua amministrazione. Il presidente Roosevelt espresse la sua visione di un paese in cui ad ogni cittadino fosse garantito un livello base di sicurezza economica nel modo più eloquente nel suo discorso Economic Bill of Rights dell’11 gennaio 1944:

Siamo giunti ad una chiara realizzazione del fatto che la vera libertà individuale non può esistere senza sicurezza e indipendenza economica. “Gli uomini necessari non sono uomini liberi”. Le persone affamate e senza lavoro sono la materia di cui sono fatte le dittature.

Per saperne di più sul discorso della Carta dei Diritti Economici, vedi la rubrica online della Biblioteca: 1944 State of the Union Address.

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