Questo microrganismo, che può essere trovato sulla mucosa dello stomaco di persone infette, causa infezioni molto frequenti e per lo più silenziose che possono produrre gastrite, ulcere gastriche e altre gravi patologie. Questo test non invasivo, approvato dalla FDA, misura direttamente l’antigene nelle feci (non gli anticorpi) ed è utilizzato per diagnosticare le infezioni da Helicobacter pylori. Viene anche utilizzato per monitorare l’efficacia terapeutica durante e dopo il trattamento.
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Turnaround Time
da 5 a 7 giorni
Analytes Tested
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Analyte | CPT | ABN richiesto |
---|---|---|
H. Pylori; feci | 87338 | Sì |
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Informazioni dettagliate
La consapevolezza di Helicobacter pylori nelle malattie gastrointestinali è aumentata notevolmente da quando Marshall e Warren hanno descritto la presenza di organismi simili a Campylobacter nella mucosa antrale di pazienti con evidenza istologica di gastrite antrale e ulcere peptiche, specialmente ulcere duodenali. La forte correlazione tra la presenza di H. pylori e la gastrite confermata istologicamente, la malattia dell’ulcera peptica e il carcinoma gastrico, così come la risoluzione della malattia dopo l’eradicazione di H. pylori, indica una relazione causale.
La nicchia ecologica negli esseri umani sembra essere limitata allo stomaco e al duodeno. I pazienti che ospitano l’organismo sono divisi in due gruppi fondamentali: a) colonizzati e b) infetti. I pazienti che risultano positivi all’H. pylori ma non hanno segni o sintomi di malattie gastrointestinali sono considerati “colonizzati”. I pazienti che risultano positivi al test per l’H. pylori e presentano segni o sintomi di malattia gastrointestinale sono considerati “infetti”. Il processo con cui un individuo colonizzato diventa infetto rimane poco chiaro. Anche il processo attraverso il quale i pazienti vengono colonizzati è ancora sotto indagine.
La rilevazione diretta richiede che una biopsia invasiva sia presa dal tratto gastrointestinale superiore. La presenza di H. pylori è poi confermata dall’esame microscopico diretto, dal test rapido dell’ureasi o dalla coltura dell’organismo dal materiale bioptico. Questa strategia ha il vantaggio di essere in grado di rilevare le infezioni attive e di essere altamente specifica con un valore predittivo positivo molto alto. L’approccio invasivo sottopone il paziente a rischi e disagi inutili.
Al contrario, Doctor’s Data, Inc. offre il test immunoenzimatico non invasivo HpSA (EIA), una procedura qualitativa in vitro per la rilevazione degli antigeni H. pylori nelle feci umane. I risultati del test possono essere utilizzati per diagnosticare l’infezione da H. pylori e per monitorare la risposta del paziente durante e dopo la terapia. L’attuale letteratura scientifica indica che il test per confermare l’eradicazione dovrebbe essere eseguito almeno quattro settimane dopo il completamento della terapia.