I topi spinosi africani rigenerano i tessuti persi

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I topi spinosi africani, in particolare le specie Acomys kempi e Acomys percivali, hanno la pelle fragile e facilmente lacerabile. Questo adattamento evolutivo permette loro di sfuggire ai predatori gettando via interi pezzi di pelle quando vengono catturati o morsi.

Gli scienziati hanno pubblicato i loro risultati sulla rivista Nature. I piccoli mammiferi sono i primi che possono rigenerare completamente i tessuti danneggiati. Questo potrebbe potenzialmente aiutare la guarigione negli esseri umani.

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Tessuto originale a sinistra contro il tessuto rigenerato a destra

I topi possono far ricrescere suite complete di follicoli piliferi, pelle, ghiandole sudoripare, pelo e persino cartilagine. I normali topi da laboratorio (Mus musculus) sviluppano tessuto cicatriziale in questa situazione. Mentre la rigenerazione dei tessuti è comune nei crostacei, insetti, rettili e anfibi, non è stato visto prima nei mammiferi. Le salamandre possono rigenerare interi arti, completi di ossa e muscoli.

Il prossimo passo consiste nel capire gli esatti meccanismi molecolari e i circuiti genetici che causano e dirigono il processo di rigenerazione. È improbabile che questi topi abbiano evoluto un metodo completamente nuovo di ricrescita dei tessuti, afferma Ashley Seifert, autore principale e biologo dello sviluppo presso l’Università della Florida a Gainesville. I geni responsabili sono probabilmente spenti nei mammiferi, ma sono stati riaccesi nei topi spinosi africani.

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