Ricorda la definizione del Catechismo di un sacramento: Un sacramento è un segno esteriore istituito da Cristo per dare la grazia. Nostro Signore ha istituito i sacramenti, e la Chiesa ha il dovere di preservare l’integrità dei sacramenti.
Il primo punto nel trattare questa situazione è chiedere: “Come ha fatto Cristo a istituire il sacramento della Santa Eucaristia?” Nei racconti evangelici dell’Ultima Cena, Gesù celebrò un pasto pasquale con i Suoi apostoli. Secondo il Vangelo di San Matteo (26:26-28), “Durante il pasto, Gesù prese del pane, lo benedisse, lo spezzò e lo diede ai suoi discepoli. ‘Prendete e mangiate’, disse, ‘questo è il mio corpo’. Poi prese un calice, rese grazie e lo diede loro: “Tutti voi dovete berne”, disse, “perché questo è il mio sangue, il sangue dell’alleanza, da versare a favore di molti per il perdono dei peccati””. Questo racconto è ripetuto nei Vangeli di San Marco e San Luca. Mentre il Vangelo di San Giovanni non menziona questi dettagli della scena dell’Ultima Cena, viene registrato il bellissimo discorso del Pane di Vita in cui Gesù identificò se stesso come il Pane di Vita (cfr. capitolo 6). Dati i resoconti evangelici e il fatto che l’Ultima Cena era nel contesto di un pasto pasquale, nostro Signore ha sicuramente usato pane di grano azzimo e vino d’uva.
Quindi, fin dai primi tempi della Chiesa, almeno nella tradizione dell’Occidente, e in ogni primo resoconto della Messa registrato dai Padri della Chiesa, non c’è mai stata una deviazione dall’uso di pane di grano azzimo e vino d’uva. (Si prega di notare che qui si parla della tradizione dell’Occidente, cioè del rito latino; le Chiese orientali hanno la tradizione di usare pane di grano lievitato e vino d’uva). Per questo motivo, il Codice di Diritto Canonico prescrive:
Canone 924: “Il Sacratissimo Sacrificio Eucaristico deve essere celebrato con pane e vino, ai quali si deve mescolare una piccola quantità di acqua. Il pane deve essere di solo grano fatto di recente in modo che non ci sia pericolo di corruzione. Il vino deve essere vino naturale dell’uva e non corrotto.”
Canone 926: “Secondo l’antica tradizione della Chiesa latina, il sacerdote deve usare il pane azzimo nella celebrazione dell’Eucaristia ogni volta che lo offre.”
Queste prescrizioni sono affermate anche nel Missale Romanum, Institutio Generalis, n. 320, e più recentemente Redemptionis Sacramentum (Su alcune cose da osservare o da evitare riguardo alla Santissima Eucaristia, n. 48).)
Dato questo insegnamento su come Cristo ha istituito il sacramento e come la Chiesa lo ha conservato dai tempi apostolici, per conferire validamente la Santa Eucaristia il sacerdote deve usare pane di grano azzimo e vino d’uva (che insieme costituiscono la materia del sacramento) e pronunciare le parole di consacrazione come prescritto nel Messale Romano (che costituiscono la forma del sacramento). Ricordate che la materia del sacramento è il valore del segno fisico e la forma è la preghiera detta; deviare dalla materia o dalla forma prescritta del sacramento lo invalida, cioè non c’è sacramento. La Redemptionis Sacramentum lo afferma chiaramente: “Ne consegue quindi che il pane fatto con un’altra sostanza, anche se è di grano, o se è mescolato con un’altra sostanza diversa dal grano in misura tale da non essere comunemente considerato pane di grano, non costituisce materia valida per conferire il Sacrificio e il Sacramento eucaristico. È un grave abuso introdurre altre sostanze, come frutta o zucchero o miele, nel pane per la confettura dell’Eucaristia” (#48). Si noti che questo insegnamento non è nuovo ma è stato costantemente ripetuto.
Per chiarire questo, se una persona vuole fare l’acqua, usa idrogeno e ossigeno; se usa idrogeno e azoto, non ci sarà acqua. Alla Messa, per confezionare la Santa Eucaristia, il sacerdote deve usare pane di grano azzimo e vino d’uva; usare qualsiasi cosa che non sia pane di grano azzimo e vino d’uva non risulterà nella confezione della Santa Eucaristia.
Con questa comprensione, riguardo alla storia del CBS Evening News in questione, la bambina che ha ricevuto un’ostia fatta di riso semplicemente non ha ricevuto la Santa Eucaristia. Mentre la CBS può aver riferito di aver “invalidato” la Prima Comunione della bambina, in realtà ha semplicemente riconosciuto che lei non ha ricevuto la Santa Eucaristia. Un’ostia fatta di riso semplicemente non può essere transustanziata nella Santa Eucaristia. Tenete a mente che la Chiesa non sta sostenendo “regole fatte dall’uomo”, come alcuni amano accusare; piuttosto, la Chiesa sta preservando e difendendo ciò che nostro Signore ha istituito.
Un altro punto: Qualsiasi prete avrebbe dovuto saperlo. Oggettivamente, la manomissione della materia e della forma di un sacramento è un peccato mortale.
Quindi quali sono le alternative? Innanzitutto, la bambina allergica al glutine del grano potrebbe fare la sua Prima Comunione ricevendo il Prezioso Sangue dal calice. La pienezza della grazia è veramente presente e data ricevendo solo l’Ostia Sacra, o solo il Preziosissimo Sangue, o entrambi.
In secondo luogo, si possono fare ostie di grano in cui il glutine è stato rimosso. Diversi conventi di suore religiose, che producono ostie per aiutarsi finanziariamente, ora offrono ostie di frumento in cui il glutine è stato rimosso.
Più importante, non dobbiamo perdere di vista ciò che è in gioco in questa discussione. Il Concilio Vaticano II ha insegnato: “Perché la santissima Eucaristia contiene l’intera ricchezza spirituale della Chiesa: Cristo stesso, nostra Pasqua e Pane Vivente. Per mezzo della Sua stessa carne, ora resa vivente e vivificante dallo Spirito Santo, Egli offre la vita agli uomini” (Presbyterorum Ordinis, 5).