In vista di Polaris 12 Luke Rockhold ha alimentato il dibattito in corso sul fatto che i leglock abbiano un posto nel Jiu Jitsu, suggerendo contemporaneamente che i leglock non sono una buona idea per le situazioni di difesa personale e che un gioco basato sui leglock non sarebbe adatto alle MMA.
“Penso che il Jiu Jitsu sportivo abbia preso una brutta strada. Quando ho iniziato il Jiu Jitsu, il Jiu Jitsu era basato sulla protezione di se stessi; è sempre stato basato sull’autodifesa. Ora il Jiu Jitsu è diventato piuttosto meschino. Molti dei nuovi ragazzi giocano da dietro e vanno per i leglocks e se provi a farlo in un combattimento di strada, vieni preso a calci in faccia. Non apprezzo quello stile.”
– Luke Rockhold
I commenti erano senza dubbio una frecciatina all’avversario di Rockhold a Polaris 12, dato che doveva affrontare Nick Rodriguez, che combatte dalla famosa Accademia Renzo Gracie di New York. Renzo è noto per aver sfornato specialisti di leglock di alto livello, con notevoli concorrenti dal seminterrato blu tra cui Garry Tonon, Eddie Cummings, Nicky e Gordon Ryan. Questi uomini sono stati tra i promotori di un approccio al grappling pesante come la leglock, spesso favorendo regole di competizione nogi senza limiti di tempo.
I sostenitori delle regole nogi senza limite di tempo spesso sostengono che questo è più realistico rispetto alle classiche regole di posizione IBJJF, che sono in contrasto con la nozione di Rockhold. Sul rovescio della medaglia i sostenitori del set di regole IBJJF sostengono che il dominio della posizione è di maggiore importanza quando gli scioperi sono permessi e indicano le MMA come prova.
Tuttavia, la domanda rimane, stiamo vedendo un groundwork più centrato sulla posizione nelle MMA perché è più efficiente? O è semplicemente perché questo è l’approccio più diffuso?
L’Imanari Roll
Nonostante la recente impennata dei leglock, l’uso nelle alte sfere delle MMA è stato abbastanza limitato. In passato pochi campioni hanno avuto un successo regolare con i leglock nelle MMA; le eccezioni degne di nota sono Masakazu Imanari, Rousimar Palhares e Ryan Hall.
Masakazu Imanari è stato un pioniere e tra i primi a sviluppare un gioco incentrato sui leglock e ha cercato di strappare le gambe nelle MMA dai primi anni ’90. Il gold standard per le entrate in leg-entanglements, e il suo marchio di fabbrica, porta il suo nome: l’Imanari-roll.
Questa entrata è stata oggetto di pesanti critiche per molti anni, ma in anni più recenti è diventata un punto fermo per gli appassionati di leglock. È anche quasi sempre quello a cui la gente punta, quando si discute di leglock nelle MMA, dato che ci sono numerosi esempi di questa entrata che funziona. Gli intenditori ricorderanno che Ryan Hall ha eseguito un Imanari-roll modificato in un leg-entanglement e heelhooked il fantasma di BJ Penn all’inizio di quest’anno.
Il rotolo Imanari è diventato un’entrata diffusa e familiare, sia nel grappling che nelle MMA, e combattenti come Rory MacDonald e Tony Ferguson hanno entrambi rotolato per questa entrata nel tentativo di prendere una gamba.
I pericoli dei leglock nelle MMA
“Quando tutto è cominciato era takedown, posizione dominante, vince la posizione superiore. Se guardate i combattimenti, non sono in molti ad avere successo giocando il gioco di fondo, non contro i concorrenti di punta. Non esiste nessuno. Se fai quel gioco e un pugno ti colpisce in faccia, la forza è doppia. Quindi, non mi piace questo nuovo gioco.”
– Luke Rockhold
Il principale punto di critica, quando si tratta di leglocks nelle MMA è che molte delle entrate in leg-entanglements, richiedono al combattente di sacrificare la posizione. Questo a sua volta significa che se il lottatore non riesce a farcela, si trova in una situazione significativamente peggiore di prima. Il rischio è quindi maggiore rispetto al tentativo di passare semplicemente la guardia e finire in guardia se si fallisce. Inoltre, si sostiene spesso che stare in una presa di gambe per periodi prolungati può essere rischioso, poiché la posizione permette spesso agli avversari di sferrare pugni.
Questa è stata anche una delle ragioni per cui il rotolo Imanari è stato tra le voci più popolari di leglock, in quanto consente ai combattenti di rotolare in profondità nella posizione Ashi Garami evitando di esporli ai pugni nel processo. Tuttavia, come ogni cosa, c’è ancora un rischio. Il rischio dell’imanari-roll è quello di essere presi a metà strada.
Nella memoria recente, l’aficionado del leglock Marcin Held è stato preso con una potente ginocchiata da Damir Hadžović mentre Held tentava l’Imanari roll.
Gestione della distanza
Negli ultimi anni il gioco del leglock si è evoluto significativamente. I primi inserimenti da strapazzo e i finali di leglock mal controllati di un tempo sono stati sostituiti da una gerarchia posizionale per un controllo inferiore del corpo e un’attenzione alla gestione della distanza.
Sotto la guida di persone come Ryan Hall, Eddie Cummings, John Danaher, Garry Tonon, Gordon Ryan, Craig Jones e Lachlan Giles, il gioco del leglock ora ha al suo centro la gestione della distanza – rendendolo molto più applicabile alle MMA.
Mentre le dichiarazioni di Rockhold sui rischi dell’uso delle leglock in situazioni di autodifesa e nelle MMA possono essere state in gran parte vere in passato, la nuova generazione di leglockers sembra molto più sfumata e migliore nella gestione della distanza. Mentre il nuovo approccio può quindi essere molto più adatto alle MMA, resta da vedere se si trasferirà con successo nelle MMA oltre Tonon, Held e Hall.