Viviamo in un mondo sempre più veloce, dinamico, in continua evoluzione. Le innovazioni incrementali che hanno un impatto sulle persone si susseguono, con un focus sempre più chiaro su:
- prestazioni, si pensi ai dispositivi sempre più potenti che usiamo ogni giorno o ai compiti che ci permettono di fare più velocemente;
- esperienza, per eliminare ogni attrito nell’uso del software/hardware;
- intelligenza, con algoritmi che ormai lavorano in ottica predittiva.
È in questa direzione, concentrandosi principalmente sulle prestazioni e sulla User Experience per l’utente finale, che va lo sviluppo delle Progressive Web App (PWA), una soluzione che vuole unire il meglio delle app native e della tecnologia Web.
Una Progressive Web App (PWA) è un’app che utilizza le moderne funzionalità Web per offrire agli utenti un’esperienza molto simile (se non migliore) a quella di un’app nativa.
A differenza delle app tradizionali, le progressive web app sono un ibrido tra normali pagine web e applicazioni mobili. Il termine “progressivo” si riferisce al fatto che introducono nuove funzionalità e, dal punto di vista dell’esperienza utente, sono inizialmente percepite come normali siti web ma progressivamente si comportano più come applicazioni mobili, tra l’altro multipiattaforma.
- Pro e contro delle Progressive Web App
- L’importanza di Manifest e Service Workers
- Quali sono le tecnologie più utilizzate per le PWA?
- Come scegliere tra una PWA o una soluzione nativa
- Le differenze nel processo di installazione: PWA vs app nativa
- I principali esempi di una Progressive Web App
- Il futuro è dunque “progressivo”?
Pro e contro delle Progressive Web App
Le caratteristiche principali sono:
- Progressive – Funzionano per ogni utente, indipendentemente dal browser scelto perché sono costruite alla base con principi di miglioramento progressivo.
- Responsive – Si adattano alle varie dimensioni dello schermo: desktop, mobile, tablet o dimensioni che possono diventare disponibili in seguito.
- App-like – Si comportano con l’utente come se fossero app native, in termini di interazione e navigazione.
- Aggiornate – Le informazioni sono sempre aggiornate grazie al processo di aggiornamento dei dati offerto dai service worker.
- Sicuro – Esposto su protocollo HTTPS per evitare che la connessione visualizzi le informazioni o ne alteri i contenuti.
- Ricercabile – Sono identificate come “applicazioni” e sono indicizzate dai motori di ricerca.
- Riattivabile – Rendono facile la riattivazione dell’applicazione grazie a funzionalità come le notifiche web.
- Installabili – Permettono all’utente di “salvare” le applicazioni che ritiene più utili con la relativa icona sullo schermo del suo terminale mobile (home screen) senza dover affrontare tutti i passaggi e i problemi legati all’uso dell’app store.
- Linkabili – Facilmente condivisibili via URL senza installazioni complesse.
- Offline – Ancora una volta si tratta di mettere l’utente davanti a tutto, evitando il solito messaggio di errore in caso di connessione debole o assente. Le PWA si basano su due particolarità: prima di tutto lo ‘scheletro’ dell’app, che richiama la struttura della pagina, anche se i suoi contenuti non rispondono e i suoi elementi includono l’intestazione, il layout della pagina, così come un’illustrazione che segnala che la pagina si sta caricando.
I punti deboli si riferiscono a:
- supporto iOS dalla versione 11.3 in poi;
- maggiore utilizzo della batteria del dispositivo;
- non tutti i dispositivi supportano l’intera gamma di funzionalità PWA (stesso discorso per i sistemi operativi iOS e Android);
- non è possibile stabilire un forte re-engagement per gli utenti iOS (schema URL, notifiche web standard);
- il supporto per l’esecuzione offline è comunque limitato;
- mancanza di presenza sugli store (non c’è possibilità di acquisire traffico da quel canale);
- non c’è un “corpo” di controllo (come gli store) e un processo di approvazione;
- accesso limitato ad alcuni componenti hardware dei dispositivi;
- poca flessibilità riguardo a contenuti “speciali” per gli utenti (es. programmi fedeltà, loyalty, ecc.).