Quando si parla di gestione out of band, si parla soprattutto di accesso all’interfaccia di gestione che non dipende dal fatto che lo switch sia effettivamente in uno stato funzionale. Per esempio, se hai appena completato un aggiornamento del sistema operativo e il tuo switch non riesce ad avviarsi, puoi arrivare alla sua porta console?
Ci sono vari gradi di out of band, per esempio gli attuali switch Cisco tipicamente forniscono una porta ‘management’ che potresti collegare ai tuoi switch ‘out of band’ (che non dovrebbero dipendere dalla tua rete principale). Questo può permetterti di fare ssh allo switch finché è operativo anche se il suo uplink è fallito.
La gestione in banda è semplicemente connettersi allo switch usando la tua normale connettività di rete. Che sia usando un SVI o un’interfaccia fisica L3. È conveniente, funziona subito una volta che lo switch è configurato, ma se qualcosa va storto sulla tua rete è probabile che tu stia correndo verso quello switch con un portatile e un adattatore seriale.
I server hanno lo stesso concetto – Dell lo chiama iDRAC, HP lo chiama iLO. È un’interfaccia di gestione che può essere usata anche se il server è spento/bluescreened/kernel in panico.
In definitiva, quanto fuori banda deve essere il vostro accesso fuori banda dipende dalle vostre esigenze. Se siete in un piccolo ufficio e siete felici di correre lungo il corridoio con un adattatore seriale e un portatile quando va in tilt, allora questa è una ragionevole strategia fuori banda. Se gestisci un centro dati potresti voler gestire un set separato di switch per la tua rete out of band che potrebbe essere condivisa con la connettività server out of band. Oppure potreste decidere di acquistare dei server console WTI o OpenGear in modo da poter comporre tramite PSTN e accedere alla porta console se tutto sta andando a rotoli.