Rolling Stone

Per molti anni, i fan di Johnny Cash sono rimasti all’oscuro del motivo per cui il cantante indossava il colore che gli ha fatto guadagnare il soprannome di Man in Black. Fu solo quando ebbe il suo forum pubblico più diffuso, il settimanale Johnny Cash Show sulla ABC, che il cantautore scelse di affrontare la questione con una risposta in forma di canzone. “Man in Black” fu presentata durante un episodio della serie di Cash appena un giorno dopo averla registrata, il 16 febbraio 1971, ai Columbia Studios di Nashville.

In un segmento chiamato “Johnny Cash on Campus”, che andò in onda la sera seguente in un episodio che includeva anche apparizioni musicali di Linda Ronstadt, Neil Young e i Dillard, Cash parlò agli studenti della Vanderbilt University affrontando alcune delle stesse questioni spinose che la canzone affrontava – tra cui la guerra in Vietnam, la povertà e la disuguaglianza razziale. Il testo spiega che l’abito scuro è il modo di Cash di attirare l’attenzione su queste e altre questioni, molte delle quali (anche se hanno reso nervosi i capi della rete) sono state sollevate in altri episodi della serie. L’episodio finale andò in onda poco più di un mese dopo, il 31 marzo.

Anche se Cash non stava più facendo una serie settimanale, era certamente ancora all’apice della sua popolarità mondiale nel 1971. Tra un implacabile programma di tour e registrazioni, con un nuovo bambino a casa (John Carter Cash era nato nel dicembre dell’anno precedente) e la prima estiva del suo primo film A Gunfight con Kirk Douglas, Cash apparve nel popolare Mike Douglas Show della TV diurna, insieme a James Brown, che era co-conduttore con Douglas per tutta la settimana.

Quando viene affrontato l’argomento del suo guardaroba, Cash dice: “Sembra solo una presa per i fondelli e non lo è… La gente mi chiedeva sempre perché indossassi il nero. Ho indossato il nero praticamente da quando sono nel mondo della musica. Ma non ho mai risposto veramente ai giornalisti quando mi facevano questa domanda”.

Il vestito nero di Cash quasi scompare sullo sfondo dello stesso colore, ma il messaggio della canzone è chiaro con testi come “Stiamo andando molto bene, suppongo, nelle nostre auto streak-o’-lightning e vestiti eleganti/ Ma solo per ricordarci di quelli che sono tenuti indietro, davanti dovrebbe esserci un uomo in nero.”

Il singolo “Man in Black” raggiunse il numero tre nella classifica country e fu il titolo di un album pubblicato nel maggio 1971. L’LP conteneva anche il follow-up Top 20 “Singin’ in Vietnam Talkin’ Blues”, più un’apparizione come ospite dell’amico di lunga data di Cash, il reverendo Billy Graham.

L’anno scorso, questo periodo fertile nella vasta carriera di Cash è stato riconosciuto con la pubblicazione su CD di un concerto del 1971 a Demark, anch’esso intitolato Man in Black. Il Museo Johnny Cash di Nashville svelerà una nuova ala mentre celebrerà quello che sarebbe stato l’84° compleanno dell’iconico intrattenitore con un evento di due giorni nel centro di Nashville il 26 e 27 febbraio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.