Shiwang

Shiwang, (cinese: “Dieci Re”) romanizzazione Wade-Giles Shih Wang, nella mitologia cinese, i 10 re dell’inferno, che presiedono a regioni fisse dove i morti sono puniti con torture fisiche appropriate ai loro crimini. L’inferno cinese (diyu; “prigione di terra”) è principalmente un concetto buddista che è stato modificato dal taoismo e dalle credenze popolari indigene, e le molte descrizioni esistenti variano nei dettagli.

Il primo re riceve i morti e determina se richiedono o meno una punizione e, in tal caso, in quale regione devono essere inviati. Precedentemente la posizione di primo giudice era tenuta da Yanluo Wang (una forma cinese del signore indiano della morte, Yama), ma fu retrocesso alla quinta corte a causa della sua indulgenza. Il secondo re ha giurisdizione sulla regione che punisce gli intermediari disonesti, i fiduciari fraudolenti e i medici ignoranti. Il terzo re punisce i mandarini ingiusti, i falsari, i calunniatori e i toporagni. Il quarto re punisce i ricchi avari, i commercianti disonesti e coloro che conoscono le cure ma non le divulgano. Il quinto re punisce i peccatori religiosi, gli assassini, i cacciatori, i pescatori e i lussuriosi. Il sesto re punisce i colpevoli di sacrilegio. Il settimo re punisce i violatori di tombe e i venditori e consumatori di carne umana. L’ottavo re punisce coloro che mancano di pietà filiale. Il nono punisce i piromani, gli abortisti, i pittori e gli scrittori osceni e i loro clienti e sorveglia la città dei morti per incidente (compresi i suicidi), dalla quale nessuno rinasce a meno che non trovi un’altra vittima dell’incidente che prenda il suo posto. Il decimo re gira la ruota della trasmigrazione che porta i morti alle loro nuove esistenze come divinità, esseri umani sulla terra o all’inferno, demoni buoni o cattivi, o animali.

I 10 re e le regioni che presiedono sono spesso rappresentati nei templi di Cheng Huang, il dio della città.

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