Lo splicing dell’RNA è un processo post-trascrizionale essenziale e regolato con precisione che avviene prima della traduzione dell’mRNA.
Si pensa che almeno il 70% dei circa 25.000 geni del genoma umano subisca uno splicing alternativo e che, in media, un dato gene dia origine a 4 varianti con splicing alternativo – codificando un totale di 90-100.000 proteine che differiscono nella loro sequenza e quindi nelle loro attività.
Un gene viene prima trascritto in un RNA pre-messaggero (pre-mRNA), una copia del DNA genomico contenente sia introni (destinati ad essere rimossi durante l’elaborazione del pre-mRNA) che esoni (destinati ad essere mantenuti nell’mRNA per codificare la sequenza proteica).
Durante lo splicing dell’RNA, gli esoni vengono mantenuti nell’mRNA o destinati alla rimozione in diverse combinazioni per creare una diversa serie di mRNA da un singolo pre-mRNA. Questo processo è noto come splicing alternativo dell’RNA.
I tipi di alterazione dello splicing osservati includono il salto di esoni, la ritenzione di introni e l’uso di siti alternativi di donatore o accettore di splicing. Questi danno origine a diverse isoforme proteiche in diversi tessuti, stati di sviluppo o condizioni di malattia.
Lo splicing dell’RNA è specificamente deregolato in condizioni di malattia. Una comprensione precisa di queste deregolazioni può rivelare nuovi obiettivi per la scoperta di farmaci più efficaci o nuovi biomarcatori per lo sviluppo di una diagnostica più accurata.