Tignola del baco da seta, (Bombyx mori), lepidottero il cui bruco è stato usato nella produzione della seta (sericoltura) per migliaia di anni. Anche se originario della Cina, il baco da seta è stato introdotto in tutto il mondo e ha subito un addomesticamento completo, con la specie che non si trova più in natura.
Un baco da seta adulto ha un’apertura alare di 40-50 mm (circa 2 pollici) e ha un corpo spesso e setoso (la femmina adulta è più grande del maschio adulto). Il suo colore tipico va dal biondo al marrone chiaro, con sottili bande scure che attraversano il corpo. Le ali sono color crema e hanno venature scure che si estendono ai margini. L’apparato boccale negli adulti è ridotto o assente, quindi nella loro breve età adulta di due o tre giorni, non si nutrono. Non possono nemmeno volare. I maschi, tuttavia, eseguono una danza svolazzante, un rituale di accoppiamento indotto dalla secrezione femminile di un feromone noto come bombykol. Le femmine depongono da 300 a 500 uova, che si schiudono in circa 7-14 giorni se tenute a temperature da 24 a 29 °C (circa 75-85 °F).
Le larve appena nate sono lunghe circa 2 a 3 mm (0,08 a 0,12 pollici) e hanno appetiti voraci. Oltre al suo cibo naturale di foglie di gelso, i bruchi del baco da seta mangiano anche il fogliame dell’arancia Osage o della lattuga. La larva pallida ha un caratteristico corno posteriore (caudale). Raggiunge una lunghezza massima di 75 mm (circa 3 pollici) durante un periodo di crescita di 45 giorni. La pupazione avviene all’interno di un bozzolo che è fatto di un filo continuo di seta bianca o gialla lungo in media circa 915 metri. Questo filamento viene conservato intatto per uso commerciale uccidendo la pupa con aria calda o vapore. I bachi da seta i cui genomi sono stati modificati geneticamente attraverso l’introduzione di geni della seta di ragno producono una seta che è più forte, più dura e più elastica di quella prodotta dai bachi da seta domestici.
La falena del baco da seta è nella famiglia Bombycidae, e il suo parente più prossimo è la falena della seta selvatica (B. mandarina). Le famiglie di falene correlate includono Saturniidae, Apatelodidae, Oxytenidae, Carthaeidae e Lemoniidae.
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