Jefferson Davis
Presidente degli Stati Confederati d’America. Visualizza il documento originale: WHI 73376
Lt. Col. Henry Harnden, 1900
Comandante del 1° Wisconsin Cavalry. Fonte: Sons of Union Veterans of the Civil War.
Quando la capitale confederata di Richmond, Virginia, cadde il 2 aprile 1865, il suo governo fuggì verso il Texas. I comandanti dell’Unione inviarono il 1° Wisconsin Cavalry all’inseguimento con l’ordine di catturare il presidente confederato Jefferson Davis. Il caporale Benjamin N. Castle della Compagnia C ricorda di essere partito da Macon, Georgia. Il suo comandante, il Col. Henry Harnden, descrive cosa accadde quando le truppe catturarono Davis vicino a Irwinsville, Georgia, il 10 maggio 1865.
Dal testo originale: La mattina abbiamo dato da mangiare ai nostri cavalli e ci siamo messi in fila. Poi il colonnello Harnden ha reso noto lo scopo della nostra marcia. Di solito un soldato semplice non sa nulla di quello che succede e deve solo obbedire agli ordini. Il colonnello Harnden disse: “Stiamo inseguendo Jefferson Davis. Ci aspettiamo di entrare in una battaglia. Se ci sarà uno scontro sarà fino alla morte, perché a Davis non deve essere permesso di scappare. Se c’è un uomo qui che non vuole andare avanti, può tornare a Macon adesso”. Non un uomo lasciò il reggimento.
Ci riposammo per un po’, ma prima dell’alba (10 maggio) eravamo di nuovo in sella. Sentendo che un gruppo con dei carri era accampato a breve distanza dalla città, avevamo marciato verso di esso, guidati da un negro. e ho cavalcato insieme nell’accampamento dei Davis, che era appena al di là di una piccola palude, solo a poche canne dal luogo della nostra scaramuccia. La prima persona che vedemmo lì fu John H. Reagan, il direttore delle poste della Confederazione, ultimamente senatore degli Stati Uniti del Texas, che mi disse: “Bene, avete preso il vecchio signore alla fine! “A chi ti riferisci?”. “Intendo il presidente Davis”. “Per favore, me lo indichi”. “Eccolo lì”, disse Reagan, indicando un signore alto, anziano e dall’aspetto piuttosto dignitoso, in piedi a poca distanza. Ci avvicinammo a cavallo, smontammo e salutammo, e io chiesi se questo era il signor Davis? “Sì”, rispose, “sono il presidente Davis”. A questo i soldati si misero a gridare che “Jeff” Davis era stato catturato.