La gestione dipende dalla causa; molti pazienti avranno bisogno di sostegno psicologico a lungo termine
La macroglossia è tradizionalmente definita come una lingua a riposo che sporge oltre i denti o la cresta alveolare. La diagnosi si basa di solito su questo segno e sul confronto con una lingua apparentemente normale (le misurazioni oggettive delle dimensioni non sono affidabili). Il termine dovrebbe essere riservato ai casi di allargamento indolore della lingua a lungo termine ed è distinto dalla rapida crescita della lingua dovuta ad una glossite parenchimatosa acuta.1
La condizione può essere classificata come vera macroglossia, che è associata a risultati istopatologici definitivi, o pseudomacroglossia, che è un relativo allargamento della lingua secondaria ad una mandibola piccola e senza anomalie istologiche dimostrabili. La vera macroglossia può essere primaria – caratterizzata da ipertrofia o iperplasia dei muscoli della lingua – o secondaria – il risultato dell’infiltrazione di tessuto normale con elementi anomali.2
Viste le sue varie cause, sia i medici che i chirurghi possono vedere la macroglossia. Le cause comuni di macroglossia vera nei bambini includono ipotiroidismo, linfangioma, emangioma, iperplasia idiopatica, disturbi metabolici e anomalie cromosomiche tra cui la sindrome di Beckwith-Wiedemann.2 L’amiloidosi è la causa più comune di macroglossia negli adulti, la lingua è coinvolta sia nella forma primaria che in quella secondaria.3 La macroglossia secondaria può anche essere una manifestazione di entrambe le …